Cos’è la Segnalazione Certificata di Agibilità e cosa bisogna sapere

La Segnalazione Certificata di Agibilità ha sostituito il vecchio Certificato di Agibilità o Abitabilità rilasciato dal Comune con il Decreto Legislativo 25 novembre 2016 n. 222, snellendo le pratiche burocratiche delle compravendite delle case. Prima di addentrarci nelle dinamiche di questo documento, cerchiamo di capire cos’è la Segnalazione Certificata di Agibilità. Si tratta di un’attestazione che certifica il rispetto dei requisiti igienico-sanitari, di sicurezza sismica, ambientali, di conformità urbanistica e di risparmio energetico. L’Agibilità è richiesta per tutte le nuove costruzioni, ma anche per quelle case dove sono stati eseguiti lavori di restauro, ristrutturazione, sopraelevazione o manutenzione straordinaria.
Al Certificato di Agibilità si affianca anche il Certificato di Abitabilità, che sostanzialmente è equivalente ma è stato introdotto da alcuni Comuni per distinguere gli edifici residenziali (abitabili) dagli edifici non residenziali (non abitabili). Il titolare della pratica, dopo massimo 15 giorni dalla fine dei lavori, deve presentare al Comune il modulo di Segnalazione Certificata di Agibilità, con tanto di documentazione tecnica firmata da un tecnico abilitato e qualificato. L’Agibilità è subito valida, ma il Comune ha 60 giorni di tempo per verificarne la completezza. L’Agibilità deve contenere i certificati degli impianti con gli eventuali collaudi, la variazione catastale, la dichiarazione sul rispetto della norme in tema di accessibilità e tutti i documenti richiesti dal Comune.
Prima di vendere una casa è necessario munirsi del Certificato di Agibilità, in assenza del quale la vendita può anche considerarsi nulla. Può risultare difficile trovare tale certificato soprattutto per le case vecchie vendute diverse volte. In questo caso è opportuno affidarsi ad un tecnico esperto capace di muoversi tra le strette maglie della burocrazia. Se nonostante una ricerca approfondita il documento non dovesse saltare fuori, è necessario rifarlo daccapo adeguando la casa alle norme vigenti. Molte case condonate solitamente sono prive di Certificato di Agibilità. In questi casi bisogna richiedere al Comune la chiusura del condono, e successivamente inviare le eventuali integrazioni richieste con tanto di Certificazione di Agibilità eseguendo la messa a norma degli impianti.
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