Le scale per mansarda: cosa devi sapere prima di scegliere

Ampliare casa e trasformare il solaio in mansarda, oppure sfruttare un’ampia volumetria per soppalcare una stanza e creare un nuovo ambiente, implica uno studio degli spazi accurato. Il primo elemento dal quale partire è lo studio del collegamento che renda accessibile il nuovo locale. La scala per la mansarda non va vista solo come un mezzo di accesso, deve essere funzionale ovviamente ma può anche rivelarsi un ottimo elemento decorativo. Vediamo allora di capire che tipo di scale scegliere per accedere in modo sicuro.
Una tramoggia per ogni scala che va in mansarda
Quando si decide di trasformare il sottotetto in mansarda abitabile è necessario studiare bene la sua accessibilità, considerando la posizione nella quale la struttura di collegamento verrà collocata. In una vecchia casa, già predisposta con la scala che porta in soffitta, basta semplicemente ristrutturare o sostituire la vecchia scala con una nuova. Al contrario, se la scala per la mansarda va installata ex novo è necessario considerare bene quali spazi andrà a togliere nel nuovo progetto, se la struttura è in grado di reggere il peso della scala senza apportare lavori di muratura o se invece sarà necessario un rinforzo. La prima cosa di cui occuparsi è quindi la tramoggia, ovvero lo spazio riservato al passaggio della scala, quello che inevitabilmente si porterà via parte del prezioso spazio conquistato con l’annessione del sottotetto all’abitazione. La tramoggia ha infatti dimensioni che variano in base alla scala che si desire installare. Diritta, a scomparsa, a chiocciola… la scelta della scala per la mansarda incide anche sul foro da praticare e, eventualmente, sui lavori per rinforzare il solaio.
Sale autoportanti oppure no?
Le scale variano non solo per estetica e forma, ma anche per struttura. Ci sono quelle autoportanti, ovvero con una struttura che garantisce stabilità e necessitano di pochi punti di ancoraggio alle strutture portanti dell’abitazione, e poi ci sono quelle da appoggiare a un muro. In quest’ultimo caso, se il muro non è portante, servono lavori di consolidamento che rendono l’installazione della scala più costosa. In genere, quando si devono installare in mansarda, la soluzione ideale sono le scale autoportanti: scale a chiocciola e scale retrattili sono le più pratiche perché hanno un impatto minore anche sulla disposizione presente nel livello inferiore.
Le scale migliori per la mansarda (e la stanza sottostante)
Quando si amplia l’abitazione con l’annessione una mansarda, ci si concentra sulla progettazione del nuovo ambiente, ma non bisogna sottovalutare l’adattamento del piano inferiore che deve ospitare in maniera permanente una scala. Un scala classica diritta o a rampe è indubbiamente una struttura che ha effetti invasivi sulla stanza già presente. Quindi, a meno di non volere rimodernare e riprogettare entrambi gli spazi (mansarda e stanza sottostante), la scelta più pratica ricade su due tipologie:
- scala a chiocciola, un’installazione che occupa meno spazio della scala tradizionale
- oppure sulle scale retrattili, che ripiegandosi su loro stesse scompaiono nella botola del soffitto.
Ovviamente, anche se da chiusa non occupa spazio, va comunque prevista una zona da tenere sempre libera e predisposta all’accesso in mansarda. Serve per aprire agevolmente la scala senza impedire altri passaggi o ingombrare spazi già impegnati. Entrambi i modelli rappresentano la soluzione molto pratica, certamente più economica di altre varianti di scale ma non per questo meno sicure e confortevoli. Come dimenticare poi il valore estetico di scala a chiocciola, con il suo impatto scenografico rende elegante e moderno ogni ambiente domestico.
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