10 errori nella progettazione della cucina

Per la società italiana la cucina è il vero punto focale della casa. Non solo per la nostra cultura legata molto alle tradizioni culinarie, ma anche perchè in cucina passiamo molti momenti conviviali che meritano di essere vissuti in un ambiente non solo bello ed accogliente, ma anche funzionale. Oltre a questo ricordiamo che quello per la cucina, è uno degli esborsi monetari più consistenti quando si va ad arredare una nuova abitazione. Capite bene che quindi nella realizzazione della cucina non ci si può affidare al caso rischiando di commettere errori che andranno a pregiudicarne efficienza e funzionalità. Insieme agli interior designer di Mobil-Design, esperti di progettazione cucine a Udine e provincia, andremmo a vedere quali sono i principali errori quando andiamo ad arredare una cucina.
Mancanza di studio del triangolo operativo
Una cucina funzionale ruota intorno a tre punti chiave: lavello, piano cottura e frigorifero. Se la distanza tra questi elementi non è ben bilanciata, il movimento all’interno dell’ambiente diventa scomodo e dispersivo. L’ergonomia della cucina dipende proprio da come questi tre elementi dialogano tra loro. Spostarli arbitrariamente o ignorarne la disposizione può compromettere la qualità del lavoro in cucina.
Illuminazione insufficiente o mal posizionata
La luce naturale è una risorsa preziosa, ma spesso non basta. Una cucina ben progettata integra diverse fonti luminose, soprattutto in prossimità delle aree di lavoro. Affidarsi solo all’illuminazione centrale è uno degli errori più comuni. Ogni zona operativa, dal piano di lavoro ai fuochi, deve essere dotata di un’illuminazione dedicata, studiata per evitare ombre fastidiose e garantire la massima visibilità.
Leggi il nostro articolo Illuminazione led per la cucina »
Spazi di passaggio troppo stretti
La corretta circolazione all’interno della cucina è fondamentale, soprattutto se lo spazio è condiviso. Tra i piani di lavoro, le isole e gli altri arredi deve esserci sempre una distanza adeguata per muoversi agevolmente, anche a cucina piena. Spazi angusti rendono difficile l’interazione e compromettono la praticità, trasformando ogni gesto in un ostacolo.
Assenza di piani di appoggio vicino agli elettrodomestici
Un errore frequente è quello di posizionare gli elettrodomestici in modo isolato, senza considerare l’importanza di avere superfici di appoggio immediate nelle vicinanze. Accanto al forno, al frigorifero e soprattutto al piano cottura, è essenziale prevedere delle zone dove poter posare utensili, ingredienti o contenitori senza spostarsi continuamente da una parte all’altra della cucina.
Sottovalutazione dello spazio di contenimento
In una cucina non si hanno mai troppi contenitori. Cassetti, pensili e moduli estraibili devono essere progettati in base alle reali esigenze di chi la utilizza. Spesso ci si lascia guidare solo dall’estetica, dimenticando che la cucina è un ambiente operativo. Non prevedere abbastanza spazio per stoviglie, alimenti e piccoli elettrodomestici significa doverli poi sistemare in modo disordinato o rinunciare alla loro funzionalità.
Materiali poco resistenti o non adatti all’uso quotidiano
La scelta dei materiali è una delle decisioni più strategiche. Piani di lavoro troppo delicati, superfici che si macchiano facilmente o pavimentazioni non idonee all’intenso utilizzo quotidiano possono compromettere l’aspetto e la durata della cucina nel tempo. È sempre preferibile orientarsi verso materiali tecnici, facili da pulire e pensati per resistere all’usura, anche se ciò comporta un investimento iniziale leggermente più alto.
Disposizione degli elementi non proporzionata allo spazio disponibile
Installare un’isola in una cucina troppo piccola o riempire una parete di mobili alti in un ambiente già stretto è un errore di valutazione frequente. Ogni elemento deve essere calibrato in base alle dimensioni reali dello spazio, garantendo un equilibrio tra pieni e vuoti. La funzionalità passa anche dalla sensazione di respiro e ordine che l’ambiente è in grado di restituire.
Scarsa attenzione alla ventilazione e agli odori
Una cappa aspirante potente e ben posizionata è un alleato indispensabile. La ventilazione è spesso trascurata nella fase progettuale, ma ha un impatto diretto sulla qualità dell’aria e sulla pulizia della cucina. Una cattiva aspirazione comporta odori persistenti, vapore e accumuli di grasso difficili da eliminare, che a lungo andare compromettono sia l’ambiente che i materiali.
Assenza di prese elettriche nei punti strategici
In cucina si utilizzano numerosi dispositivi elettrici, dai robot da cucina ai frullatori. Non prevedere prese sufficienti o collocarle in posizioni scomode costringe a utilizzare prolunghe o a rivedere l’intera disposizione. Le prese devono essere distribuite tenendo conto dell’utilizzo quotidiano, anticipando le abitudini e i possibili scenari d’uso.
Trascurare lo stile coerente con il resto della casa
Infine, uno degli errori più diffusi riguarda l’estetica. La cucina è uno spazio tecnico, ma anche uno degli ambienti più vissuti della casa. Progettarla senza una visione d’insieme rispetto allo stile generale può generare contrasti poco armoniosi. Ogni materiale, finitura e dettaglio deve dialogare con il resto della casa, creando continuità visiva e coerenza di linguaggio.
Scrivi un commento